Ieri sera ho assistito ad una replica , su un canale regionale, di un programma molto seguito dai tifosi napoletani. Esso è basato su principi cari all’antico Aldo Biscardi che con varie provocazioni genera dibattiti fra gli ospiti. In questo programma il dibattito viene provocato dalla lettura di una scheda, preparata a monte, gestita in seguito da uno o due conduttori del Nord poco presenti nella realtà napoletana e senza la personalità e l’esperienza di Biscardi, per cui ne viene fuori un deprimente tutti contro tutti ove chi riesce ad urlare di più, solitamente prende la parola.
Generalmente la scheda non fa altro che alimentare dubbi sull’operato della Società calcio Napoli sui dirigenti e calciatori, sempre puntualmente smentita dai fatti e dai successi dei ns. Eroi, divenendo spesso “sgradevole” agli occhi dei veri tifosi, ma riuscendo ad alimentare dubbi su quelle anime pronte a distruggere quel poco di buono che a Napoli si riesce ad ottenere.
Ieri sera, oltre al divertente tentativo di fronte agli ultimi successi del Napoli, di negare ciò che nelle precedenti trasmissioni si era affermato, si è assistito ad una penosa farsa… L’Editore che nella scheda attaccava il conduttore di un suo programma con alti livelli di ascolto, colpevole di essere la Voce ufficiale del Napoli e di difendere, con coerenza, il Suo lavoro, la Sua professionalità e la squadra che gli ha dato la possibilità di emergere. Per farlo si sono tirati in ballo nomi di giornalisti sportivi del passato vi era anche Gianni Brera, sempre ostile nei confronti delle squadre del sud, che non si chiamavano, Emilio De Martino, Bruno Roghi o Antonio Ghirelli, senza dubbio dei buoni maestri, ma dove sta scritto che anche al cospetto di cattedre di alto livello gli allievi riescono a seguirne le orme? Comunque lo spettacolo resta piacevole, forse non come programma sportivo, ma per gli artisti e le belle Donne (spesso riprese dalle telecamere dalle caviglie in su) che alla fine risultano essere i soli veri gradevoli protagonisti.
Giuseppe Montagna