ROMA – “Quello dei dispostivi medici è settore centrale per il SSN, il cui efficientamento passa ancheattraverso l’innovazione tecnologica e il potenziamento del patrimonio digitale delle strutturesanitarie. La diagnostica e la terapia non possono prescindere dall’impiego dei DM di sicurezza edefficacia comprovate, basti pensare all’impiego della telemedicina e delle terapie digitali, che sonosuscettibili di enormi sviluppi. Si tratta di una prova di maturità che richiede decisione,competenza e fiducia”. È quanto ha dichiarato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci,intervenendo alla Conferenza nazionale dei Dispositivi medici in corso di svolgimento pressol’Auditorium della Tecnica in Via Tupini 65 nel quartiere romano dell’Eur. L’incontro è statorealizzato grazie alla collaborazione con il Center for Economic and International Studies di TorVergata, l’Università di Tor Vergata, L’Università di Roma 3, e l’Altems dell’Università Cattolica delSacro Cuore.
Francesco Saverio Mennini, Research Director EEHTA del CEIS, Università di Roma Tor Vergata ePresidente, SIHTA, ha sottolineato, in apertura dei lavori, alcuni tra i punti salienti affrontati dallaConferenza: “Per garantire un approccio proattivo in termini di valore dei dispositivi medici, risulta cruciale il tema delle regole. Occorrono regole chiare e condivise che definiscano e tutelinol’innovazione accompagnate anche da nuovi modelli organizzativi e finanziari, ma soprattuttosupportate da una governance lungimirante e propositiva. Questo è il punto di partenza sul qualeè richiesta la convergenza di tutti. Bisogna quindi valutare con anticipo le condizioni ottimaliperché un’innovazione trovi spazio nei sistemi pubblici, misurando la sua capacità di assicurarequel Valore che la collettività si aspetta. Si tratta allora di una rivoluzione radicale, da concretizzareavvalendoci dei migliori strumenti a nostra disposizione, primo fra tutti, proprio l’Hta. Tuttoquesto, se realizzato, darebbe vita ad un nuovo rinascimento tanto del Ssn quanto del Sistema diwelfare nel suo insieme”.
Americo Cicchetti, Direttore di Altems, Alta Scuola di Economia e Management dei SistemiSanitari, ha messo, invece, in evidenza nel suo intervento la centralità del salto tecnologico in atto.“La dinamica dell’innovazione tecnologica nel mondo dei dispositivi medici – sottolinea Cicchetti -impone una governance in grado di catturare le esigenze che emergono in tutte le fasi del ciclo divita della tecnologia. E’ necessario infatti promuovere l’innovazione promuovendo lacollaborazione pubblico-privato nella ricerca, valutare tempestivamente, in ogni fase, lasicurezza, l’efficacia, gli impatti economici, sociali ed organizzativi sul sistema sanitario attraversoun modello maturo di HTA, rendere efficiente la gestione dei dispositivi nell’ambito dei percorsiassistenziali garantendo un robusto legame tra HTA e procurement. Tutti questi elementi insiemepermetteranno di superare il modello attuale e le storture indotte dall’uso del pay-back”.
Marco Trabucco Aurilio, Presidente della Mesit, ha indicato gli obiettivi che la CNDM si propone diraggiungere. “L’innovazione tecnologica è un generatore di benessere che ha rivoluzionato la vita dei cittadini. Tuttavia, le criticità che il nostro Sistema Sanitario Nazionale si trascina da decenni – haevidenziato il Presidente Aurilio –, unite a un’attività regolatoria che, nel settore dei dispositivimedici, ha focalizzato la sua attenzione al mero contenimento dei costi, sono stati un frenoall’innovazione tecnologica nel nostro Paese. La Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici vuole,quindi, rappresentare l’occasione per riunire tutti gli attori del sistema: Ministero della Salute,Ministero dell’Economia, rappresentanti regionali, centri di ricerca e rappresentanze del compartodell’industria, allo scopo di individuare le possibili soluzioni e avanzare proposte concrete checoniughino lo sviluppo del settore dei dispositivi medici, la qualità e la sicurezza delle cure con iprogrammati vincoli di bilancio”.
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