ROMA – Dopo l’annuncio, ecco anche l’ufficializzazione delle modalità d’ingaggio: nel Movimento 5 Stelle tornano le Parlamentarie per decidere chi saranno i candidati alle prossime elezioni politiche. Il sito ufficiale del M5S invita i suoi attivisti che volessero correre per la tornata del 25 settembre a presentare le proprie autocandidature dalle ore 14 di venerdì 5 agosto alle ore 14 di lunedì 8 agosto.
IL TETTO DEL DOPPIO MANDATO
Confermata l’esclusione per “coloro che abbiano svolto due mandati elettivi a qualunque livello istituzionale”. Ma con la “scappatoia” del cosiddetto mandato zero: come si legge sul sito del Movimento, “è escluso dal conteggio del limite dei due mandati elettivi un mandato da consigliere comunale, municipale e/o Presidente di Municipio, già effettuato o da effettuare”.
IL POTERE DI CONTE SULLE LISTE
A decidere non saranno però solo i voti ricevuti dagli attivisti sulla piattaforma online Skyvote, con modalità ancora da indicare. Il regolamento delle Parlamentarie prevede “la facoltà del Presidente (Giuseppe Conte, ndr) di indicare modalità e criteri per la formazione delle liste di candidati”.
LE REGOLE PER CANDIDARSI PER IL M5S
Il Movimento 5 Stelle ricorda che “ciascun iscritto potrà proporre la propria autocandidatura solo per una delle due Camere” e che tale proposta “si intende relativa alla Circoscrizione/Collegio presso cui ricade il Comune di residenza del proponente”. C’è comunque la possibilità di scegliere una circoscrizione o un collegio differente, ma solo se il potenziale candidato “vi abbia domicilio personale o professionale e/o centro principale dei propri interessi”.
FEDINA PENALE PUNITA E CONTRIBUTI PAGATI
Ovviamente, come da tradizione pentastellata, gli autocandidati dovranno allegare alla domanda il certificato penale del casellario giudiziale, il certificato dei carichi pendenti e il curriculum vitae. Dovranno inoltre “accettare lo Statuto ed il Codice Etico del Movimento 5 Stelle e condividerne totalmente il loro contenuto”.
C’è poi il tema, spinoso, della restituzione di parte delle indennità: visti i casi di mancati versamenti che si sono ripetuti negli ultimi mesi, il M5S sottolinea che “in caso di portavoce nazionale o regionale in carica, dovranno essere in regola con il pagamento dei contributi”. E dai vertici del Movimento si chiede ai futuri candidati l’impegno, fin da subito, a “restituire parte della propria indennità al MoVimento 5 Stelle negli importi e con le modalità stabiliti dai Regolamenti”. Patti chiari, amicizia lunga.
NIENTE TRANSFUGHI NÉ MASSONI
Per presentare la propria domanda, sottolineano i vertici pentastellati, i candidati “non dovranno essere iscritti ad alcun altro partito o movimento politico” e “non dovranno essere iscritti ad associazioni massoniche”. Pena la decadenza della domanda.
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