GERUSALEMME – Contestazione a Washington per il ministro delle Finanze di Israele, Bezalel Smotrich, accusato per commenti giudicati un’istigazione a commettere violenze nella cittadina palestinese di Hawara, in Cisgiordania. Della manifestazione, che si è tenuta ieri pomeriggio, la tarda sera in Italia, riferiscono oggi i principali giornali di Tel Aviv. Secondo il Times of Israel, di fronte al Grand Hyatt Hotel che ospitava il ministro hanno protestato “centinaia di ebrei americani”.
LE AFFERMAZIONI DI SMOTRICH
Smotrich era stato criticato anche dal governo degli Stati Uniti, tradizionale alleato di Tel Aviv, per aver invocato la “cancellazione” di Hawara. Le sue affermazioni avevano seguito l’assassinio di due coloni israeliani e un successivo assalto a case e negozi palestinesi al quale avevano partecipato centinaia di coloni, provocando un morto e circa cento feriti e appiccando incendi. A Washington Smotrich è intervenuto a un gala privato promosso da Israel Bonds, un’organizzazione che favorisce l’acquisto all’estero di titoli di Stato israeliani. Il ministro si è scusato delle dichiarazioni in merito a Hawara, sostenendo di essere impegnato a “proteggere ogni vita innocente, di ebrei o di arabi”.
LA RICHIESTA DELLE ONG A BIDEN
Contro la visita di Smotrich negli Stati Uniti si erano espresse 73 ong di orientamento liberale e con legami con Israele. Tre di loro avevano anche chiesto al presidente americano Joe Biden di negare il visto d’ingresso al ministro. A Tel Aviv è al potere un governo considerato tra i più conservatori e di destra della storia. A guidarlo il partito Likud del premier Benjamin Netanyahu insieme con formazioni di matrice ortodossa, guidate anche da coloni, come Smotrich.
La Cisgiordania è una regione occupata militarmente da Israele dal 1967. Sulla base degli Accordi di Oslo, siglati nel 1993, dovrebbe costituire in futuro parte di uno Stato palestinese insieme con Gerusalemme est e la Striscia di Gaza.
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