Da domani 23 settembre (ore 17,30) al PAN Palazzo delle Arti di Napoli, una interessante mostra dedicata a Giancarlo Siani : “In viaggio con la Mehari, NAK14314”. L’evento ricade nella ricorrenza del suo assassinio.
Oggi l’anteprima dedicata ai Mass media, alla presenza dei vertici della categoria. Il titolo dell’esposizione prende spunto dalla targa originale della Mehari (Citroën) di Siani, sulla quale egli fu brutalmente ucciso il 23 settembre 1985, sotto casa, in un parco del Vomero, a Napoli.
Giancarlo era un giornalista, un giovane collega di 26 anni, e come tanti credeva in ciò che faceva, innanzitutto nella sua professione: raccontava la verità. Faceva il suo dovere. Ed ha pagato il prezzo più caro per aver detto.. per aver informato.
Nella nostra Nazione negli ultimi 50 sono stati uccisi 26 tra giornalisti e operatori dell’informazione. Vittime che vanno ad aggiungersi alle altre migliaia di magie, terrorismo e criminalità. In Campania, in particolare, oltre 300.
A distanza di 28 anni dalla tragica scomparsa di Giancarlo, attraverso questa automobile che è diventata anch’essa un simbolo come lui, ecco una mostra, già allestita anche nella redazione del Mattino, quotidiano per il quale lavorava, nella quale campeggia l’auto verde insieme ad una serie di pagine dello stesso quotidiano.
Un’esposizione interessante che vuole essere foriera di forti stimoli propositivi a favore della lotta contro tutte le mafie e le prepotenze ed a tutela dei mestieri/professioni, come appunto quella del giornalista, che espongono quotidianamente chi li esercita al rischio della vita in nome dell’osservanza del proprio dovere/diritto d’informazione.
La mostra, curata dalla Fondazione Polis e Libera, rimarrà aperta al pubblico fino al 13 ottobre.
Giovanni M. Lucianelli