Disumano dire a percettori Rdc: otto mesi e poi calcio nel sedere
Roma, 23 nov. (askanews) – “No, io immagino uno Stato che si preoccupi delle persone da quando nascono a quando muoiono, in modo molto più esteso. Altrimenti che Stato è? Siamo alla barbarie se non ci occupassimo dei nascituri e di chi merita un funerale”. Il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ospite di Controcorrente su Rete4, ha replicato così alle parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul fatto che chi ha pensato il reddito di cittadinanza ha immaginato uno Stato che si occupi delle persone dai 18 ai 60 anni.
“Dire oggi che il reddito rimarrà (per pochi mesi, ndr) per 660mila occupabili, molti di questi arrivano alla terza media e non oltre e in più una buona parte, 190mila, sono over 50 over 60 e ha difficoltà a ricollocarsi nel lavoro. E’ disumano dire a quelle persone: avete otto mesi di tempo, a agosto, per usare i linguaggio della meloni, finisce il metadone di Stato, finisce la pacchia, lo Stato li accompagna sull’orlo del baratro e poi gli dà un calcio nel sedere”.
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