Roma, 4 giu. (askanews) – Si è svolto oggi, nel suggestivo scenario della Pontificia Accademia delle Scienze, sita nella Città del Vaticano, la seconda edizione del Business Ethics Summit. L’evento internazionale sull’etica applicata al business è organizzato da Core, società specializzata nell’attività di relazioni pubbliche e istituzionali, con la partnership accademica del Boston College e della Lumsa Human Academy – Luigia Tincani.

Il summit ha riunito una delegazione di leader, provenienti da tutto il mondo, per discutere e approfondire insieme il nuovo Artificial Intelligence Act dell’Unione Europea, le implicazioni per il business e l’importanza di mantenere la centralità dell’essere umano. L’evento, alla sua seconda edizione, ha seguito le regole della Chatham House Rule ed è il primo nel suo genere in Italia: è stato infatti disegnato e prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale con l’obiettivo di condividere esperienze di successo e di fallimento per esplorare insieme il ruolo dell’etica nel business.

L’obiettivo della ‘lezione collettiva’ è quello di proporre una panoramica sui principi etici applicati al mondo aziendale, per condividere esperienze ed idee su come gestire eticamente aziende ed organizzazioni seguendo il principio ‘from growth to prosperity’, che riconduce il concetto di crescita economica e finanziaria all’interno di una dimensione umana e sostenibile.

L’evento è stato aperto dalle parole del Cardinale Peter Turkson, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e dalla lettera del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, On. Antonio Tajani che ha ricordato l’importanza della “diplomazia della crescita”, in particolare le iniziative per lo sviluppo del continente africano e l’elemento distintivo dell’imprenditoria italiana che mette l’essere umano al centro.

La moderatrice, Cristiana Falcone, Co-Founder Business Ethics Summit: “Se il 2023 è stato l’anno dei prototipi di intelligenza artificiale, il 2024 sembra essere l’anno della produzione e applicazione di questa tecnologia dirompente. È anche l’anno dell’approvazione del primo sistema di regolamentazione al mondo che, seguendo l’esperienza della normativa sulla privacy, vede ancora una volta in posizione di leadership l’Unione Europea. In questo contesto crediamo che non si possa più mettere la testa sotto la sabbia e ogni stakeholder debba considerarne responsabilmente l’impatto nel suo settore. Il Business Ethics Summit ha l’ambizione di aiutare i leader di oggi e di domani a creare gli strumenti etici necessari per decidere equilibratamente in un mondo che cambia alla velocità della luce ma dove l’essere umano deve restare centrale”.

In collegamento da Bruxelles Lucilla Sioli, Direttore per l’intelligenza artificiale e l’industria digitale della Commissione Europea, ha aperto l’incontro spiegando per la prima volta dall’approvazione dell’atto, che sarà promulgato nel mese di agosto, i principi fondamentali del nuovo AI Act che regolerà l’adozione dell’intelligenza artificiale all’interno delle imprese europee e internazionali operanti in Europa. Le aziende hanno due anni di tempo per adeguarsi.

Ne è seguita un dinamico dibattito sulle opportunità e sulle sfide che il mondo imprenditoriale e dell’amministrazione pubblica si troveranno a gestire. Tra le oltre 65 figure di alto profilo che hanno condiviso visioni e best practice in merito all’etica del business erano presenti Cherie Blair, Founder & Chair Omnia strategy, Edward Cunningham, Adjunct Lecturer in Public Policy Harvard Kennedy School, Hisham El-Sherif, Founder of Egypt and Africa Information Society Initiatives, Chairman and Founder of RIITSEC& IDSC, Former Minister and Member of European Royal Academy of Doctor, Brian Smith, Associate Dean for Resaearch, Lynch School of Education & Human Development Boston College, Salvatore Pinto, President AXPO, Roberto Tundo, Chief Innovation and Technology Officer Gruppo FS, Simona Arduini, Vice President Banca Ifis, Marco Santucci, CEO Jaguar Land Rover Italia, Massimo Giordano, Managing Director Europe Office, McKinsey (EU), Piero Ferrari, Board Member Ferrari, Kirsty Stevenson, Head of Human Rights, Chair of Human Right’s Council HP, Luciano Violante, Presidente Fondazione Leonardo e molti altri ancora.

Brian Smith, Associate Dean for Research, Lynch School of Education & Human Development Boston College: “Sono molto felice di aver rappresentato il Boston College al Business Ethics Summit e spero che la nostra collaborazione continui in futuro. È stato meraviglioso vedere tutti i relatori sottolineare l’importanza del ruolo delle persone quando si pensa all’intelligenza artificiale. L’attenzione all’etica, prima di tutto, e alla tecnologia poi, mi fa sperare che la comunità imprenditoriale possa sviluppare prodotti e processi che rendano il mondo un posto migliore”.

Salvatore Pinto, Presidente AXPO: “Con l’AI siamo ancora in una fase iniziale. Quello che sappiamo è che avrà un grosso impatto sulla produttività in tutti i settori, nel medio e lungo periodo. Però, creerà anche dei problemi nel breve periodo sull’impiego. Occorre quindi bisogna attivare del welfare per gestire questi problemi. Due raccomandazioni: non bisogna perdere il controllo umano di quello che si fa con l’AI. E non bisogna deresponsabilizzare l’uomo in queste nuove applicazioni dell’AI. In Axpo vogliamo continuare a sfidare le nostre ambizioni verso un orizzonte che possa generare valore a lungo termine per le comunità in cui operiamo, con l’obiettivo di contribuire in modo significativo al futuro dell’energia e garantire crescita equa e innovazione a lungo termine. La nostra strategia delle 4 P rappresenta le principali aree di intervento nelle quali vogliamo investire, per raggiungere il futuro che immaginiamo attraverso azioni concrete a livello ambientale, economico e sociale. È per questo che abbiamo aggiunto una 4 P di Principles alla nostra formula di sostenibilità, insieme a Planet, People, Progress”.

Roberto Tundo, Chief Innovation and Technology Officer Gruppo FS: “Lavoriamo per rafforzare le capacità di estrarre valore per il Sistema Paese dal grande patrimonio di dati di cui il Gruppo FS dispone, consapevoli che a fianco di queste azioni occorra instaurare una vera e propria ‘cultura del dato’ al fine di garantirne il corretto utilizzo, quindi anche dal punto di vista etico. Per questo motivo, parallelamente alla gestione operativa dei dati – per i quali garantiamo qualità, sicurezza e conformità normativa in tutte le fasi di vita – ci impegniamo con convinzione sulla formazione – sia specialistica per gli addetti ai lavori, sia di generale consapevolezza per tutti nostri Colleghi – comprendendo l’importanza di dotare il personale aziendale delle conoscenze necessarie su questo argomento, in particolare per quanto attiene il loro utilizzo in ambito a soluzioni di Artificial Intelligence, e perseguire, anche in questo modo, una trasformazione coerente con i nostri principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale”.

Simona Arduini, Vice Presidente Banca Ifis: “L’intelligenza artificiale offre grandi vantaggi per la finanza ma chiaramente nasconde anche molti potenziali rischi. Come Banca Ifis cerchiamo di impiegare la tecnologia ma al contempo di governare i rischi, ponendo al centro della gestione non solo il profitto ma anche le persone e quindi facendo guidare la gestione dall’etica. L’approccio di Banca Ifis al digitale è fortemente dipeso dall’impulso dato dal Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio, il quale ha puntato su due aspetti. In primis la double bottom line, che è una gestione di impresa che mira a creare profitto ma anche a creare valore per il territorio, per gli stakeholder e dunque per le persone. Da questo deriva un approccio proattivo alla tecnologia e alla trasformazione tecnologica con l’obiettivo di metterle a disposizione delle persone. La nostra successiva sfida è di puntare sull’intelligenza artificiale, con l’aiuto di società specializzate che possano applicare l’innovazione tecnologica alla nostra strategia. La stiamo utilizzando per la gestione documentale, l’onboarding digitale dei clienti e anche l’analisi della compliance normativa. Per il futuro, stiamo lavorando a una implementazione dell’AI anche nel campo Npl”.

Per altre maggiori informazioni, visitare il sito ufficiale del Business Ethics Summit http://businessethics.ai/