Roma, 5 giu. (askanews) – “E’ spirato inutilmente il termine del 30 maggio entro il quale Bardi, in quanto Commissario ad acta, avrebbe dovuto reperire i fondi, oltre 50 milioni, per sanare il deficit delle Aziende sanitarie lucane ed approvare il bilancio consuntivo 2023. Ci aspettavamo da Bardi comunicazioni pubbliche al riguardo ed invece tutto tace. Il pericolo che la sanità lucana venga commissariata è sempre più vicino”. Lo affermano in una nota i consiglieri regionali di centrosinistra della Basilicata, Piero Marrese, Alessia Araneo, Angelo Chiorazzo, Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza, Viviana Verri, Grammichele Vizziello.

“E’ evidente il ‘cul de sac’ nel quale Bardi si è infilato. La sua ipotesi di sanare il deficit della sanità attraverso l’uso disinvolto dei fondi per le attività di sviluppo previsti negli accordi con le compagnie petrolifere, cozza con l’esigenza di doverne modificare i contenuti per rendere libere tali somme”, sottolineano.

“Aver anteposto gli equilibri politici alle esigenze dei lucani violando lo Statuto per la nomina della nuova giunta, che previa nuova intesa con le compagnie petrolifere avrebbe il potere di deliberare sul nuovo e diverso utilizzo dei fondi per le compensazioni ambientali, è il segno della inadeguatezza e della strafottenza di Bardi nei confronti dei lucani. I lucani hanno il diritto di sapere esattamente come stanno le cose e qual’è il destino di una sanità fin troppo disastrata”, aggiungono.

“Continuare a violare lo Statuto non nominando la Giunta per attendere l’esito delle elezioni europee o addirittura l’eventuale ballottaggio a Potenza non persegue l’interesse dei lucani, ma solo quello di un centrodestra famelico che, come ha già dimostrato nei cinque anni passati, non ha a cuore la salute dei lucani”, concludono i consiglieri regionali del centrosinistra.