Una nuova opera di Gilberto Di Benedetto – Hypnos
Milano, 21 gen. (askanews) – Il taglio di Lucio Fontana ha segnato una stagione dell’arte moderna, il suo gesto di cesura ha aperto nuove possibilità, in qualche modo dando la possibilità di andare oltre lo spazio della tela. Ora, qualche decennio dopo, un artista ha deciso di ricucire quel taglio di suturarlo, come se fosse una ferita. È un lavoro di Gilberto Di Benedetto, in arte Hypnos, che lo ha accompagnato con ali une considerazioni: la prima è che “ogni ferita va onorata e portata senza vergogna”. La seconda ha a che fare con la valorizzazione della ferita – che nella metafora e nella pratica di Fontana veniva effettivamente inferta alla tela con un taglierino – e nel considerare ogni crepa come un’occasione, un po’ come avviene nell’importante lavoro di un altro artista italiano contemporaneo come Andrea Francolino.
“Il mio corpo e la mia mente – ha aggiunto Hypnos – sono pieni di ferite fisiche ed emotive. Ne sono orgoglioso e per me rappresentano tanto. Un uomo senza ferite è un uomo che non può comprendere veramente la sofferenza degli altri”. E ricucire il gesto di Fontana si può rivelare anche un atto di empatia verso il mondo.
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