“Edith, una ballerina all’inferno” fu premiato al Giffoni Film Festival
Milano, 23 gen. (askanews) – Il film “Edith, una ballerina all’inferno”, liberamente tratto dalla storia della giovanissima ungherese Edith Eva Eger, sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti, sarà trasmesso da Rai Scuola alle 20 del prossimo 27 gennaio, Giornata della Memoria. Nel luglio scorso, il film, prodotto da Violet Moon e MoKa, ottenne l’Impact Award all’anteprima internazionale del Giffoni Film Festival.
La pellicola porta la firma di Emanuele Turelli (autore e sceneggiatore), di Marco Zuin (regista), di Lorenzo Pezzano (direttore della fotografia), con la partecipazione in qualità di main actor di Marco Cortesi e Mara Moschini, già noti al pubblico per “Ruanda”, “Il muro” e la serie “Green Storyteller”. Ad interpretare Edith è invece la diciassettenne Viola Turelli.
Il film ripercorre le vicissitudini dell’allora sedicenne ungherese (oggi ancora in vita e autrice del best seller “La scelta di Edith”) dalla segregazione razziale nell’Ungheria occupata dai nazisti, alla persecuzione per motivi ideologici e religiosi, fino all’arresto, nel 1944, preludio per la deportazione verso Auschwitz. Dal sogno di esibirsi all’Opera di Budapest, allo squallore di una baracca del settore femminile di Birkenau. Dalla vita spensierata di una bambina sognatric, alle marce della morte, fino al momento della liberazione, che per Edith e la sorella Magda arriverà miracolosamente in un sottocampo di Mauthausen, quando furono estratte da un cumulo di cadaveri da due soldati americani, il 4 maggio del 1945.
“Sono felice che la Giornata della Memoria venga ricordato con un film presentato e premiato a Giffoni” ha dichiarato il direttore generale, Jacopo Gubitosi, sottolineando che “è un orgoglio anche per la nostra Impact! che, per prima, ha potuto ammirare la validità e l’importanza di questo film, premiando Edith con il riconoscimento più prestigioso di questa sezione”. “Dopo il festival – ha concluso – grande è stato il successo attribuito da stampa e critica all’opera, non ultimo il traguardo della messa in onda in prima serata su Rai Scuola che conferma la validità di questo lavoro in cui, da subito, abbiamo creduto”.
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