Roma, 17 nov. (askanews) – Ogni anno in Italia muoiono 15mila persone per infezioni che non si riesce a curare. Erano 11mila nel 2015: nel nostro Paese l’impatto della resistenza agli antibiotici “è enorme. Si tratta di una delle priorità di salute pubblica nazionale, anzi globale”. Lo ha sottolineato il direttore generale di Aifa, Nicola Magrini, in una conferenza stampa in occasione dell’avvio della Settimana Mondiale per l’Uso Consapevole degli Antibiotici, dal 18 al 24 novembre.

Il Rapporto annuale dell’ECDC “sull’uso degli antibiotici e sulle resistenze in Europa – ha spiegato – pure a fronte nel decennio scorso di un una riduzione di circa il 20% dell’uso degli antibiotici, segnala che la sezione delle resistenze si è aggravata, è peggiorata, e l’Italia è purtroppo maglia rossa”.
Siamo di fronte a un fenomeno “che va trattato come una delle priorità di salute pubblica mondiali, anzi globali”, di qui una serie di azioni intraprese dall’Agenzia e illustrate oggi.
A partire dall’illuminazione dell’edificio Aifa a via del Tritonr per sensibilizzare la massimo la popolazione.
“Domani pubblichiamo le prime due di sette raccomandazioni su come usare gli antibiotici nella terapia mirata delle infezioni – ha annunciato Magrini – è l’esito di un gruppo di lavoro di quasi un anno e, cosa abbastanza nuova, vengono suggeriti quali antibiotici preferire a seconda dei germi sensibili per ridurre il fenomeno della resistenza indotta dagli antibiotici stessi: da qualche anno si sa che non tutti gli antibiotici hanno la stessa propensilità a creare resistenza. Nelle settimane successive saranno messi a disposizione ulteriori documenti, in concomitanza con la diffusione di alcuni spot nei canali informativi”.

“Da dicembre – ha spiegato poi il direttore generale di Aifa -abbiamo avviato la traduzione di un manuale di terapia antibiotica appena pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Sarà un volume corposo, di circa 500 pagine, che tradurremo in italiano e che tratta tutte le infezioni batteriche anche le più gravi, anche non presenti in Italia. Abbiamo deciso di estrarre le dieci patologie più frequenti per il medico di famiglia e per i pediatri: tutte le infezioni delle vie aeree superiori, fino alla polmonite e alle bronchiti croniche e riacutizzate. E e altre infezioni, della, pelle, delle vie urinarie ecc.. Riunendole in due volumi che saranno disponibili per i primi di dicembre”.

“Prendere antibiotici è un modo per selezionarsi a livello del proprio intestino un germe resistente – ha ricordato Magrini -perchè il problema degli antibiotici è che più li usi più li perdi”.