Milano, 25 nov. (askanews) – Con “JAPAN. BODY_PERFORM_LIVE, Resistenza e resilienza nell’arte contemporanea giapponese”, il PAC di Milano continua la sua esplorazione dei continenti attraverso la scena contemporanea. La mostra, allestita dal 22 novembre 2022 al 12 febbraio 2023 e curata da Shihoko Iida e Diego Sileo, propone diverse forme d’espressione d’arte contemporanea provenienti dal Giappone dopo il 2000, concentrandosi in particolare sulle tendenze che coinvolgono i corpi degli artisti, tra azioni e dinamiche performative.

Riflettendo in modo critico sulle relazioni fra le espressioni corporee dinamiche e la società, l’ambiente, la materialità e la tecnologia, la mostra offre uno spaccato sulla vita e la morte, sul senso di urgenza inerente la politica dell’identità immaginata dagli artisti giapponesi contemporanei, e su come lo spirito politico sociale di un’epoca sia stato rivelato attraverso le pratiche artistiche.

Spaziando dalla pittura al disegno, dalla scultura alla fotografia, al video, ai tessuti (ricami), fino all’installazione site-specific e alla video installazione, JAPAN. BODY_PERFORM_LIVE contestualizza le pratiche portate avanti dagli artisti nella genealogia delle espressioni d’avanguardia del Giappone del dopoguerra, o nel recente passato, generando dialoghi a più livelli tra le opere esposte.

In mostra anche due performance live: per celebrare l’inaugurazione il PAC presenta la performance hear (senti), you (tu), here (qui) dell’artista Ami Yamasaki (il 21 novembre) e a gennaio ospita la performance dell’artista Fuyuki Yamakawa.

In linea con la mission del PAC, che mira a decostruire i pregiudizi e a promuovere nuove visioni attraverso l’arte contemporanea, la mostra mette in luce la situazione politico sociale del Giappone di oggi attraverso i lavori di diciassette artisti: nove donne, sette uomini e un collettivo – alcuni per la prima volta a Milano – nati tra il 1924 e il 1987, fra loro anche alcuni membri dell’Associazione d’Arte Gutai che ha avuto un ruolo storicamente significativo.

Pur concentrandosi sugli anni 2000 infatti, JAPAN. BODY_PERFORM_LIVE parte da un segmento della più lontana arte del dopoguerra, che decostruiva le norme sociali e il modernismo incentrato sull’Occidente, e arriva all’arte dei giorni nostri, illustrando come le pratiche degli artisti abbiano attraversato nei decenni le linee tracciate dai sistemi politici e artistici.