Roma, 21 nov. (askanews) – Dopo alcune settimane di rallentamento tornano a crescere i contagi di COVID-19, spinti dalle nuove sottovarianti di Omicron B.Q.1 e B.Q.1.1, note con i nomi Cerberus e Gryphon. Queste nuove varianti attualmente in circolazione e già dominanti in Italia hanno dimostrato un indice di trasmissibilità superiore a 15, per cui ogni persona è in grado di infettarne almeno 15 sottolinea il Prof. Massimo Andreoni, Direttore Scientifico SIMIT, la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali -. Il numero dei casi sta aumentando, lRt è vicino a 1. Stiamo assistendo a un incremento delle ospedalizzazioni e anche dei decessi. Si tratta di un insieme di elementi che ci preoccupano e ci devono indurre a tenere alta la guardia. Tuttavia, ad oggi possiamo ipotizzare con ragionevolezza che le prossime vacanze natalizie, a differenza degli ultimi due anni, potranno essere affrontate con maggiore serenità.
Vi sarà comunque il rischio di un incremento dei contagi, che sarà opportuno fronteggiare con il ricorso a quei mezzi di contenimento indispensabili per la limitazione della diffusione del virus. Inoltre è fondamentale ribadire limportanza della vaccinazione e dei richiami vaccinali con la nuova somministrazione bivalente, che protegge soprattutto i soggetti più fragili dalla malattia grave, coprendo anche la variante Omicron. Abbiamo constatato che limmunità da vaccino o da malattia non è particolarmente duratura, quindi il richiamo periodico è necessario, anche nei giovani, in quanto solo immunizzando unampia porzione della popolazione sarà possibile limitare la diffusione del virus e combattere la pandemia.
In questi anni, la pandemia ha rappresentato unopportunità per i microrganismi (funghi, batteri) resistenti agli antibiotici per colpire maggiormente, soprattutto nelle fasi più acute, in cui le terapie intensive erano piene. Nei pazienti ricoverati per COVID-19 in terapia intensiva, una delle più frequenti cause di decesso è stata una seconda infezione causata da batteri multiresistenti agli antibiotici acquisita in ospedale spiega il Prof. Marco Falcone, Segretario SIMIT si è verificato con frequenza quel fenomeno denominato come sinergismo microbico, per cui linfezione batterica si è sovrapposta allinfezione virale già esistente. Oggi non abbiamo unemergenza Covid nei ricoveri, ma vi sono diversi pazienti fragili, per età o per comorbidità, che se si infettano possono sviluppare una malattia grave, con il rischio di contrarre anche uninfezione batterica a livello polmonare: questo organo, infatti, già indebolito dal virus SARS-CoV-2, è maggiormente suscettibile a ulteriori infezioni di tipo batterico. A ciò si aggiunge il dato preoccupante per cui lItalia ha il tasso di antibiotico-resistenza più elevato in Europa dopo la Grecia. Questo problema è particolarmente diffuso negli ospedali, ma il 20-25% di questi batteri si trova già in comunità e può essere alimentato da un uso distorto di antibiotici.
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