Alla riunione i presidenti Assemblee legislative delle Regioni
Roma, 9 mar. (askanews) – “L’appuntamento di oggi è stato proficuo e utile a definire non solo il progetto di riforma dell’autonomia differenziata ma anche tutte le attività che vengono svolte in stretta sinergia con le Regioni, con l’obiettivo di collaborare al meglio e garantire ove possibile efficienza ed efficacia”. Lo ha riferito il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, al termine dell’incontro con la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, su invito del coordinatore della Conferenza e presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti.
“Ad esempio in merito alle leggi regionali, grazie alle frequenti interlocuzioni, si è notevolmente ridotto il numero di impugnative: nell’arco di questi di governo mesi sono infatti state esaminate 251 leggi regionali con una percentuale minima del 3% di impugnative. Inoltre dalle Conferenze Unificata e Stato-Regioni sono stati approvati 178 provvedimenti”, ha spiegato.
“Venendo poi al tema dell’autonomia differenziata, ho ribadito la buona fede di questa iniziativa e l’obiettivo alla base della riforma: permettere a tutti i territori di sviluppare al meglio le proprie potenzialità, garantendo così all’Italia di correre come un treno ad alta velocità. C’è stata inoltre l’occasione di ricordare la storia recente, che vede 3 regioni aver già firmato delle pre-intese e 9 che hanno inteso iniziare questo percorso, e chiarire l’iter dell’autonomia differenziata nei prossimi passaggi. Sono stati inoltre dipanati i dubbi sia sulle risorse che sul coinvolgimento del Parlamento. L’autonomia è responsabilità per gli amministratori della Cosa Pubblica e trasparenza nei confronti dei cittadini, un percorso virtuoso che può rilanciare l’Italia da nord a sud”, ha sottolineato.
Da parte dei presidenti delle Assemblee è arrivato un coro unanime di ringraziamenti per l’attenzione dedicata alla loro Conferenza e la spiegazione dettagliata che è stata fornita dal ministro Calderoli, da alcuni definita “una lectio magistralis in materia”. Un confronto e coinvolgimento che, pur nelle differenti visioni, è stato molto apprezzato da tutti. Il ministro ha ascoltato e raccolto le istanze di alcune regioni, anche contrarie, assicurando ascolto e coinvolgimento anche alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee e impegnandosi a tornare tra i presidenti per un successivo incontro.
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