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“Antiriciclaggio, le nuove norme per la tracciabilità finanziaria e la prevenzione dei crimini finanziari”

Il panorama normativo relativo alle misure antiriciclaggio ha subito significative modifiche con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo del 4 ottobre 2019, n. 125, emanato in attuazione della V Direttiva antiriciclaggio dell’Unione Europea.

Il principale obiettivo del legislatore europeo è stato tracciare con maggiore certezza i flussi finanziari al fine di contrastare il riciclaggio di denaro illecito e il finanziamento del terrorismo. La nuova normativa ha introdotto importanti novità, ridefinendo gli obblighi previsti dal D.Lgs. 231/2007 e dal D.Lgs. 90/2017.

La V Direttiva si propone di ostacolare le attività criminali senza compromettere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento. Tra le principali modifiche, spiccano l’accesso semplificato alle informazioni sui titolari effettivi per rendere più trasparenti società e trust, l’attenzione ai rischi legati alle carte prepagate e alle criptovalute, la cooperazione tra le Unità di Informazione Finanziaria (UIF) e il potenziamento dei controlli sulle operazioni con Paesi terzi ad alto rischio.

Le persone politicamente esposte sono ora soggette a un elenco pubblico che indica le funzioni rilevanti ai fini dell’individuazione di tali soggetti. Inoltre, vengono inclusi nuovi soggetti obbligati, come i prestatori di servizi di cambio tra valute virtuali, i fornitori di portafogli digitali e gli operatori del settore dell’arte per operazioni superiori a 10.000 euro.

Il Decreto Legislativo 125/2019 si articola in sei articoli, intervenendo sui poteri ispettivi e di controllo delle Autorità di vigilanza. Vengono ridefinite anche le collaborazioni tra le diverse agenzie coinvolte, comprese le agenzie fiscali, che hanno poteri di controllo sui soggetti soggetti agli obblighi antiriciclaggio.

Con riferimento alle persone politicamente esposte, la normativa italiana amplia la definizione includendo chi detiene la titolarità effettiva di enti giuridici in associazione con esse. La nuova direttiva ha anche introdotto nuove categorie di soggetti obbligati, come i prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e i fornitori di portafogli digitali.

Il Decreto ha affrontato anche la cooperazione nazionale e internazionale, consentendo alle Autorità di condividere informazioni per prevenire il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo. La cooperazione internazionale è stata potenziata attraverso accordi diretti tra le autorità nazionali e estere.

Le sanzioni amministrative sono state estese, coinvolgendo anche revisori e funzionari di società fiduciarie. È stato vietato l’uso di prodotti di moneta elettronica anonimi per contrastare attività illecite. Inoltre, sono state introdotte nuove disposizioni riguardo alla verifica dei clienti esistenti e alle modalità di adempimento, con un focus sulle identità digitali e i certificati per la firma digitale.

Il Decreto Legislativo ha inoltre apportato modifiche a diversi altri decreti legislativi, adeguandoli alle nuove disposizioni antiriciclaggio. La normativa si presenta come una risposta incisiva alle sfide attuali, mirando a rafforzare la vigilanza e la prevenzione dei crimini finanziari nell’Unione Europea.

Gennaro Tuccillo