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Al lavoro sull’istituzione del reato di omicidio stradale

NewsAl lavoro sull’istituzione del reato di omicidio stradale

Il ministro della giustizia Annamaria Cancellieri annuncia un’importante novità nel codice penale: «Entro gennaio porterò in Consiglio dei Ministri un pacchetto di norme sulla giustizia che conterrà anche l’introduzione del reato di omicidio stradale». Questa la dichiarazione del guardiasigilli, giunta a pochi giorni di distanza dall’incidente in cui la notte di Capodanno hanno perso la vita due donne morte a Cosenza. Per il nuovo reato si parla di pene che arrivano anche a dieci anni, spesso prospettando anche il cosiddetto “ergastolo della patente”, ossia il divieto assoluto di guidare nei casi più gravi e di impossibilità perpetua di riottenere il documento. E grazie anche alle associazioni delle vittime degli incidenti stradali, il progetto sembra potersi concretizzare in tempi brevi. Il ministero lavora su una bozza dallo scorso anno avente come fulcro, per quanto riguarda la parte amministrativa, proprio la revoca definitiva della patente per chi guida in condizioni che non garantiscano la sicurezza, per esempio sotto effetto di alcolici o droghe, e provoca un incidente mortale, questo rappresenta, secondo gli esperti, il deterrente più forte che si possa utilizzare.
«La prima buona notizia del 2014, vigileremo. Chi elimina dalla vita deve essere eliminato dalla guida» scrive in un comunicato l”Associazione Amici e Sostenitori della Polizia Stradale (ASAPS), che da tempo chiede il cosiddetto ergastolo della patente, «seguiremo i lavori con attenzione affinché l’impegno del ministro Cancellieri che ora consideriamo irrevocabile (e irrinunciabile) e del Governo, proceda con celerità e non si spiaggi come nella scorsa legislatura in un Parlamento nel quale l’ex ministro di Giustizia si era dichiarato non favorevole all’adozione di questa nuova figura di omicidio. Nel 2013 in Italia si sono verificati 902 episodi gravi di pirateria, con 105 morti e 1089 feriti».

Giuseppe Grasso

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