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A Vittoria Mariani, poetessa napoletana, il primo premio internazionale di poesia in vernacolo

NewsA Vittoria Mariani, poetessa napoletana, il primo premio internazionale di poesia in vernacolo

Va alla poetessa, scrittrice e opinionista napoletana Vittoria Mariani il primi premio della sessione vernacolo della VI edizione Premio Internazionale Auletta Terra Nostra. La Mariani è è plurivincitrice di ben due tributi, della stessa sezione del noto premio organizzato da Peppe Barra per le Edizioni Il Saggio. L’intellettuale partenopea ha infatti conquistato, con “Luntano d’o mare”e “0 rrè Vesuvio”, la qualificata giuria e le note della critica, prevalendo tra 89 finalisti, su circa 700 partecipanti, ed aggiudicandosi il primo ed il quarto premio. Tra i numerosi intervenuti, la giornalista Teresa Lucianelli, addetto Stampa della Fondazione Giambattista Vico e di FareAmbiente, che ha consegnato, insieme alle Autorità presenti, i premi ai vincitori.

La giuria, composta dai proff: Lucrezia Gallotta, Maria Forlano, Enzo Faenza, Marilinda Ciliberti e Angela Concilio, ha assegnato, sempre nella sezione Vernacolo, il secondo premio ad Armando Bettozxi con “Er gioco der Quindici”, e ad Aniello Apicella il terzo per “‘O Core”. Per la sezione Lingua: Filomena Domini, “Bambina mia vorrei”; Luca Ippolito, “Quell’inverno”; Anna Giannattasio, “Cime spezzate”. Per la sezione Giovani: Martina Marotta con “Colori del Sud”; Luca Ippolito, “I sassi”; Carmen Calabrese, ” Il mare”; mentre al quarto posto e degna di nota, l’incisiva “Se fossi il vento” di Giuseppe De Rosa. “Luntano d’o mare” è la motivata critica alle catene sul lungomare apposte e imposte dall’amministrazione De Magistris, che “impediscono l’accesso agli anziani poveri”; “0 rrè Vesuvio” è invece l’analisi feroce delle piaghe attuali di Napoli, viste atteaverso gli occhi del re Vesuvio, ed evidenzia la rabbia di un città, nonostante tutto, ancora innamorata del suo popolo dormiente. I componimenti della Mariani si inseriscono, a pieno titolo, nel filone esclusivo e di nicchia, della civile protesta socialculturale.
Impegnata in prima linea, fin dall’adolescenza, per il riscatto concreto della sua amatissima città, e figlia della parte più positiva e propositiva di Napoli, Vittoria anche stavolta, si è distinta la sua intensa attività per ridare a Napoli il posto di Capitale intellettuale del Mondo che già è stato meritatamente suo nelle epoche passate, in primis con Ferdinando II e IV di Borbone.
Al suo attivo, la Mariani vanta due libri di successo: “Quattro chiacchiere con Partenope” e “Memorie sciocche”, pluripremiati ed una serie di testi canori, tra i quali “Perché odiate la città”, anch’essa super insignita, sullo scandalo dei rifiuti, e “Nu’ raggio ‘e sole”, vincitrice della edizione 2011 del premio internazionale Terra Nostra, contro l’Unità d’Italia che, secondo l’autrice, “ha messo Napoli in ginocchio, rendendola serva e suddita e mortificandone il suo ruolo naturale di eterna principessa”.

Floriana Stile

 

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