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A Napoli il tir dell’aria buona

Un automezzo lungo tredici metri che si apre e diventa un vero e proprio laboratorio dove i visitatori possono avere notizie, guardare video e testare l'aria che respirano. L'appuntamento è domani alla Mostra d'Oltremare e domenica in piazza Trieste e Trento. Secondo il Cafe (Clean Air for Europe) ogni anno 310mila cittadini europei muoiono prematuramente a causa degli effetti della contaminazione dell'aria riducendo di 9 mesi l'aspettativa di vita. Secondo uno studio di EnVIE report ogni anno in Europa la contaminazione dell'aria è responsabile dal 3 all'8 per cento dei casi di asma, del 20 per cento di tumori ai polmoni, dal 4 al 10 per cento di malattie croniche di ostruzione polmonare.

Un automezzo lungo tredici metri che si apre e diventa un vero e proprio laboratorio dove i visitatori possono avere notizie, guardare video e testare l’aria che respirano. L’appuntamento è domani alla Mostra d’Oltremare e domenica in piazza Trieste e Trento. Secondo il Cafe (Clean Air for Europe) ogni anno 310mila cittadini europei muoiono prematuramente a causa degli effetti della contaminazione dell’aria riducendo di 9 mesi l’aspettativa di vita. Secondo uno studio di EnVIE report ogni anno in Europa la contaminazione dell’aria è responsabile dal 3 all’8 per cento dei casi di asma, del 20 per cento di tumori ai polmoni, dal 4 al 10 per cento di malattie croniche di ostruzione polmonare. I bambini risultano essere maggiormente vulnerabili alla contaminazione dell’aria in quanto respirano più degli adulti in rapporto al peso corporeo, le loro vie respiratorie e polmonari sono ancora in fase di sviluppo, hanno un sistema di difese immunitarie non ancora maturo, sono maggiormente suscettibili allo sviluppo di forme asmatiche, spendono, infine, più tempo all’aperto con una ventilazione respiratoria maggiore nelle fasi di gioco o durante le attività sportive. La contaminazione dell’aria ha ovviamente delle ricadute economiche: l’impatto in termini di costi per le cure mediche riferite ai problemi originati da una cattiva qualità dell’atmosfera che respiriamo si aggira sugli 80 miliardi di euro, del 4 per cento è, invece, il tasso medio di assenteismo per malattie alle vie respiratorie. “Ogni giorno – spiega l’amministratore delegato della Camfil Farr, Marco Fiori – respiriamo 25 chilogrammi di aria. A differenza della contaminazione del cibo e dell’acqua i cui effetti sulla nostra salute sono immediati, quelli per l’aria sono a lunga gittata, ma molto più nocivi. Salvaguardare l’aria che respiriamo, soprattutto negli ambienti chiusi dove trascorriamo il 90 per cento del nostro tempo, significa tutelare la nostra salute. L’aria degli ambienti in cui viviamo può essere anche fino a 50 volte più inquinata dell’aria esterna”.

Adriano Esposito

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